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Dopo un febbraio 2019 mite e secco, nella prima metà di marzo ci sono state ripetute precipitazioni, perciò la semina delle barbabietole è avvenuta prevalentemente a fine marzo. La superficie di barbabietole da zucchero, di 17 555 ettari, è nuovamente diminuita rispetto all’anno precedente. Grazie a condizioni meteorologiche più favorevoli, la produzione di barbabietole è aumentata del 15 % rispetto al 2018, attestandosi a 1,5 milioni di tonnellate, da cui sono state prodotte 239 000 tonnellate di zucchero.
 

Superficie agricola utile secondo le forme di utilizzo


Produzione

Tendenza al rialzo per il prezzo dello zucchero nell’UE

Dal 2005 l’UE e la Svizzera applicano l’accordo di mutua rinuncia a misure di compensazione del prezzo dello zucchero contenuto nei prodotti agricoli trasformati (la cosiddetta soluzione doppio zero). Tale soluzione presuppone che nell’UE e in Svizzera i prezzi dello zucchero seguano un andamento comparabile. In questo modo si garantisce che i fabbricanti indigeni di derrate alimentari dediti alla trasformazione dello zucchero non vengano penalizzati sui propri mercati di smercio nell’UE e in Svizzera rispetto ai loro concorrenti dell’UE. Pertanto dal 2006 la Svizzera calcola una protezione doganale per lo zucchero importato allo stato puro in modo che il prezzo della materia prima importata sommato alla protezione doganale corrisponda all’incirca al prezzo praticato sul mercato europeo. L’UFAG verifica mensilmente la protezione doganale sullo zucchero e se vi sono i requisiti procede a modifiche.

La Confederazione sostiene la produzione indigena di zucchero, oltre che mediante la protezione doganale, con aiuti finanziari. Fino al 2008 la Confederazione ha versato aiuti finanziari all’attuale Zucchero Svizzero SA in virtù del mandato di trasformazione previsto nella legge sull’agricoltura. Dal 2009 la Confederazione eroga soltanto contributi di superficie ai coltivatori di barbabietole da zucchero tramite i Cantoni, com’è il caso per i pagamenti diretti.

Tra il 2006 e il 2009 l’UE ha riformato il proprio disciplinamento del mercato dello zucchero, abolendo a fine settembre 2017 le quote di produzione e d’esportazione di zucchero. Con la liberalizzazione del mercato zuccheriero il prezzo dello zucchero nell’UE si è allineato a quello del mercato mondiale. Siccome il prezzo dello zucchero nell’UE rappresenta il prezzo d’obiettivo dello zucchero importato, la protezione doganale in Svizzera è diminuita di conseguenza così come il prezzo dello zucchero importato e quindi anche quello dello zucchero svizzero.

Come il resto dell’economia, anche la produzione di zucchero indigena è influenzata dall’evoluzione del corso del cambio rispetto all’euro. Dal 2006, per effetto dell’evoluzione del corso del cambio, i prezzi dello zucchero sul mercato mondiale e nell’UE si sono praticamente dimezzati. Dall’autunno 2019 si rileva di nuovo una leggera tendenza al rialzo.

Alla luce del contesto impegnativo e vista l’iniziativa parlamentare 15.479 accettata nella procedura preliminare dal Parlamento, il Consiglio federale ha deciso di aumentare temporaneamente il sostegno alla filiera dello zucchero al fine di concederle il tempo necessario per incrementare la propria competitività. Da gennaio 2019 a fine settembre 2021 si applica un dazio minimo di 7 franchi il quintale di zucchero e fino alla fine del 2021 viene erogato un contributo per singole colture a favore delle barbabietole da zucchero destinate alla fabbricazione di zucchero maggiorato di 300 franchi e pari quindi a 2100 franchi l’ettaro all’anno.
 

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Le importazioni di zucchero si stabilizzano

Negli ultimi anni le importazioni di zucchero di canna e di barbabietola nonché di saccarosio puro allo stato solido (voce di tariffa 1701) sono state di circa 80 000 tonnellate all’anno. Nel 2013 e nel 2014, come anche nel decennio precedente, erano state importate quantità decisamente più elevate. Ciò è riconducibile alla maggiore differenza tra i prezzi dello zucchero sul mercato mondiale e dell’UE, che favorisce l’importazione di zucchero e la riesportazione sotto forma di materie prime per le bevande.

Lo zucchero importato proviene in gran parte da Francia e Germania. In funzione dei prezzi ne sono state importate grandi quantità anche dalla Repubblica Ceca, dall’Austria e dalla Polonia. Lo zucchero di canna viene prevalentemente importato dal Paraguay e dalla Colombia.

I prezzi medi (non sdoganati) nel complesso seguono una tendenza al ribasso; avevano registrato i loro picchi negli anni 2011 – 2012 e 2017 – 2018. Le variazioni di prezzo sono da ricondurre principalmente all’andamento dei prezzi sul mercato mondiale nonché a differenti qualità, volumi annui acquistati, quantità per lotto e momenti di contrattualizzazione. Se i volumi d’importazione sono esigui i prezzi sono alti, ragion per cui in questo caso non è possibile fornire indicazioni attendibili sul prezzo della materia prima.
 

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Commercio estero

Hans-Ulrich Tagmann, UFAG, Settore Prodotti vegetali, hans-ulrich.tagmann@blw.admin.ch

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