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Mezzi finanziari 2019

La Confederazione fissa le condizioni quadro per una produzione trasparente, poco costosa e sostenibile, mettendo in atto dei provvedimenti nel settore della produzione animale, come ad esempio la classificazione neutrale della qualità degli animali da macello, la conservazione delle razze svizzere o i contributi ai costi per l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale.

Per tali provvedimenti, nell’anno oggetto del rapporto sono stati stanziati in totale 92 milioni di franchi.
 

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Provvedimenti sul mercato del bestiame da macello e della carne

Sulla base di un accordo di prestazione, l’UFAG ha delegato alla cooperativa Proviande compiti esecutivi nel settore del mercato del bestiame da macello e della carne.
 

Classificazione neutrale della qualità

A cosa serve la classificazione neutrale della qualità? Garantisce la trasparenza del mercato e l’equità dei prezzi per i produttori di bestiame da macello.

Nei macelli di grandi dimensioni la Confederazione ha incaricato Proviande di classificare la qualità delle carcasse.

Alla fine dell’anno oggetto del rapporto questa classificazione è stata effettuata in 21 grandi aziende e complessivamente sono stati classificati 705 651 animali macellati delle specie bovina, equina, ovina e caprina.

Maggiori informazioni sulla classificazione neutrale della qualità sono disponibili qui.

Un’azienda è considerata di grandi dimensioni se macella mediamente più di 120 suini o circa 23 capi di bestiame grosso a settimana. I risultati della classificazione neutrale della qualità sono registrati in maniera centralizzata in un server di identitas AG*. La classificazione neutrale della qualità contribuisce ad aumentare la trasparenza, a migliorare la qualità delle carcasse e a conteggiare correttamente gli animali da macello. È altresì utilizzata a fini statistici. La qualità degli animali macellati va determinata sostanzialmente anche in macelli di piccole e medie dimensioni; in questi casi, tuttavia, la classificazione viene effettuata dai rispettivi impiegati.

* La identitas AG è una società anonima di diritto privato con partecipazione di maggioranza della Confederazione, incaricata di registrare i dati di movimento degli animali a unghia fessa detenuti in Svizzera (bovini, suini, ovini, caprini e selvaggina tenuta in recinti) e degli equidi nella banca dati sul traffico di animali. I dati elaborati contribuiscono, in particolare, alla prevenzione, al monitoraggio e alla lotta delle epizoozie nonché alla tracciabilità degli animali da reddito. 

I fornitori e gli acquirenti possono contestare il risultato della classificazione neutrale della qualità. Per gli animali della specie suina la contestazione deve avvenire entro 6 ore, per le altre specie entro 24 ore dalla macellazione. Nell’anno oggetto del rapporto su 705 651 classificazioni ne sono state contestate 21 217, il che corrisponde a un aumento del 3,8 % rispetto all’anno precedente. Le contestazioni sono avvenute per l’88 % dei casi su richiesta dei fornitori e per il 12 % su richiesta degli acquirenti. Per quanto riguarda gli animali della specie suina, nel 2019 non ci sono state contestazioni.

Nell’anno oggetto del rapporto il risultato della classificazione successiva concernente la muscolatura è rimasto invariato per il 37,3 % degli animali. 

Per il tessuto grasso, il 57,7 % degli animali è rimasto allo stesso livello anche nella classificazione successiva.

Negli ultimi anni si è osservato un aumento della muscolatura degli animali macellati, riconducibile al maggior livello di conoscenze degli allevatori. Nel 2019 sono stati classificati come bene in carne e molto bene in carne quasi il 70 % dei torelli, circa il 40 % dei vitelli e il 61 % degli agnelli. Nel 2005 queste cifre erano nettamente inferiori. 
 

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Sorveglianza dei mercati pubblici e organizzazione dei provvedimenti di sgravio del mercato

Sorveglianza dei mercati pubblici

Prima dell’inizio dell’anno civile, Proviande, in collaborazione con i Cantoni e le organizzazioni contadine, allestisce un programma annuale nel quale sono definiti i mercati pubblici per bestiame da macello e ovini. Tale programma indica il luogo e la data dei singoli mercati, nonché le categorie di animali che possono esservi presentate. 

Nell’anno oggetto del rapporto il numero di mercati per il bestiame grosso è diminuito di quattro unità, attestandosi a quota 664, quello dei mercati per i bovini è rimasto pressoché stabile a quota 300 (un mercato in più). Anche il numero di animali acquistati all’asta è rimasto praticamente invariato per entrambe le categorie: circa 62 000 bovini e 70 000 ovini.

Maggiori informazioni sulla sorveglianza dei mercati pubblici sono disponibili qui.
 

Organizzazione dei provvedimenti di sgravio del mercato

Nei periodi di eccedenze stagionali, o comunque temporanee (ad es. in ragione dei parti stagionali delle vacche da latte o delle oscillazioni della domanda dei consumatori), in occasione dei mercati, gli animali invendibili sono assegnati ai titolari di quote di contingente che sottostanno all’obbligo di ritiro. Nel quadro di tale sgombero del mercato, Proviande ha assegnato 1264 capi della specie ovina e 131 della specie bovina. Per simili assegnazioni i commercianti devono pagare il prezzo settimanale stabilito da Proviande.

Come di consueto, anche nella primavera ed estate 2019 l’offerta di vitelli da macello ha superato la domanda. A sostegno dei prezzi, 57 aziende di trasformazione della carne hanno immagazzinato 613 tonnellate di carne di vitello, che in autunno sono poi state smaltite e destinate al consumo. L’UFAG, stanziando 2,9 milioni di franchi (ca. 5 fr. al kg), ha contribuito a ridurre i costi di stoccaggio e la perdita di valore causata dal congelamento.
 

Determinazione del peso di macellazione

Da luglio 2018, Proviande – sulla base di un accordo di prestazione – svolge controlli pratici per determinare il peso di macellazione, ai sensi dell’ordinanza del DEFR del 7 aprile 2017 sulla determinazione del peso di macellazione presso i macelli svizzeri e del Liechtenstein (OPeM; RS 916.341.1). Nel 2019 sono stati eseguiti 373 controlli di base, 17 dei quali hanno ricevuto un voto «insufficiente». L’UFAG ha disposto misure amministrative in otto casi giustificati, in virtù dell’articolo 169 LAgr (RS 910.1). Sulla base delle esperienze degli anni passati si constata che la maggior parte dei macelli ha un atteggiamento positivo nei confronti dei controlli e per quanto riguarda l’attività di macellazione si attiene alle prescrizioni dell’OPeM.

Provvedimenti sul mercato delle uova

La domanda di uova sottostà a fluttuazioni stagionali ed è molto bassa soprattutto dopo Pasqua. Onde attutire le ripercussioni delle fluttuazioni di mercato stagionali, nel 2019 la Confederazione ha messo a disposizione 1,9 milioni di franchi per il finanziamento di misure di valorizzazione: azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo. Nel quadro della prima misura, nell’anno oggetto del rapporto i fabbricanti di prodotti a base di uova hanno valorizzato nell’industria alimentare svizzera gli albumi e i tuorli di più di 20,7 milioni di uova di consumo indigene, sgravando quindi il mercato delle uova di consumo. Generalmente la Confederazione versa un contributo di 9 centesimi per ogni uovo spezzato e di 5 centesimi per ogni uovo ribassato. Siccome nell’anno oggetto del rapporto sono stati richiesti più fondi di quelli a disposizione, è stato necessario ridurre di circa il 20 % il budget per le azioni di spezzatura e di circa il 25 % quello per le azioni di riduzione del prezzo. In totale, alle azioni di spezzatura e di riduzione del prezzo hanno partecipato rispettivamente 14 e 10 aziende. Sul fronte del commercio è stato ridotto il prezzo di 10,9 milioni di uova di consumo a beneficio dei consumatori.

Provvedimenti per la valorizzazione della lana di pecora indigena

La lana di pecora è un prodotto naturale pregiato. Per questo motivo, in virtù dell’ordinanza del 25 giugno 2008 concernente la valorizzazione della lana di pecora indigena (RS 916.361), l’UFAG sostiene progetti innovativi con tale finalità. Anche le organizzazioni di solidarietà attive in questo settore ricevono contributi per la valorizzazione della lana indigena. Esse devono perlomeno cernere, lavare e vendere per la trasformazione in prodotti finiti la lana raccolta. Eccezionalmente il lavaggio può essere effettuato all’estero.

Nel 2019, l’UFAG ha sostenuto tre progetti innovativi stanziando un importo totale di circa 0,3 milioni di franchi. Sette organizzazioni di solidarietà hanno raccolto, cernito, lavato e venduto per la trasformazione in prodotti finiti all’interno del Paese 294 tonnellate di lana di pecora. Il contributo della Confederazione per chilogrammo di lana lavata è stato di 2 franchi, per un importo totale di circa 0,59 milioni di franchi.

Promozione dell’allevamento

Quali organizzazioni nel settore dell’allevamento beneficiano del sostegno della Confederazione? Secondo l’articolo 144 LAgr, i contributi federali per la promozione dell’allevamento possono essere versati solo a organizzazioni di allevamento riconosciute. Queste sono pubblicate sul sito Internet dell’UFAG (Organizzazioni di allevamento). Le disposizioni d’esecuzione sono sancite nell’ordinanza del 31 ottobre 2012 sull’allevamento di animali (OAlle; RS 916.310). Quest’ultima stabilisce le condizioni che deve adempiere un’organizzazione di allevamento di animali delle specie bovina, suina, ovina e caprina nonché di equidi, conigli, pollame, api mellifere e camelidi del nuovo mondo per ottenere dall’UFAG un riconoscimento che tuttavia è limitato a dieci anni al massimo. Presso l’UFAG è attualmente in corso l’esame delle richieste di riconoscimento presentate da numerose organizzazioni di allevamento. 

Nel 2019, la Confederazione ha versato contributi per un totale di 32,45 milioni di franchi a 21 organizzazioni di allevamento riconosciute a favore di misure zootecniche. In tal modo si sostengono in particolare la tenuta del libro genealogico e l’esecuzione di esami funzionali.

Il settore dell’allevamento di bovini ha beneficiato di circa 23,4 milioni di franchi, ovvero il 68,3 % dei fondi a disposizione per la promozione dell’allevamento, due terzi dei quali stanziati per l’esecuzione di esami funzionali del latte. I contributi federali per l’allevamento consentono di ridurre i costi delle prestazioni zootecniche delle organizzazioni. Gli allevatori ne traggono vantaggio, ad esempio, pagando tariffe inferiori per gli esami funzionali del latte.
 

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Dall’entrata in vigore, il 1° gennaio 2013, della revisione dell’OAlle, i contributi per animale iscritto nel libro genealogico sono assegnati soltanto se

  1. i suoi genitori e nonni sono iscritti o menzionati in un libro genealogico della medesima razza, oppure

  2. se la percentuale di sangue della relativa razza è di almeno l’87,5 %.

Inoltre, le misure zootecniche possono essere computate soltanto per gli animali il cui proprietario è domiciliato in Svizzera o nel Principato del Liechtenstein e, durante l’anno di contribuzione, è membro attivo di un’organizzazione di allevamento riconosciuta. Una misura zootecnica dà diritto a un unico contributo per animale e per anno.

Siccome è necessario controllare dove finisce il denaro, vengono svolte verifiche sull’impiego dei fondi per la promozione dell’allevamento di animali nelle organizzazioni di allevamento riconosciute. Queste ultime sottostanno tutte ad almeno un controllo in loco sull’arco di cinque anni. Le ispezioni sono documentate in un rapporto, dove sono presentate eventuali lacune e fornite indicazioni per eliminarle.

Conservazione delle razze svizzere e progetti di ricerca riguardanti le risorse zoogenetiche

Le risorse zoogenetiche sono importanti per l’alimentazione e l’agricoltura, pertanto l’UFAG sostiene diverse misure per conservare e promuovere le razze svizzere di animali da reddito a rischio d’estinzione. Il sostegno finora concesso sul piano finanziario, logistico e scientifico dalla Confederazione ha avuto un impatto positivo sugli effettivi.

Nell’anno oggetto del rapporto sono state sostenute 21 razze svizzere di diverse specie (bovini, equidi, ovini, caprini e api mellifere), come ad esempio la razza Evolene della specie bovina, la razza delle Franches Montagnes della specie equina e la pecora dal naso nero del Vallese della specie ovina.

Per la conservazione delle razze svizzere e per i progetti di ricerca riguardanti risorse zoogenetiche nell’anno oggetto del rapporto la Confederazione ha versato circa 1,74 milioni di franchi.

Maggiori informazioni sul tema sono disponibili qui.

Contributi di eliminazione

Tramite i contributi per l’eliminazione dei sottoprodotti di origine animale, la Confederazione intende proteggere la salute dell’uomo e degli animali, nonché l’ambiente. Nell’anno oggetto del rapporto sono stati corrisposti in totale 46,2 milioni di franchi di contributi per l’eliminazione ad allevatori e macelli, il che corrisponde a un calo del 2,2 % rispetto all’anno precedente.


Evento e specieContributo per unitàTotale fr.
Azienda di nascita bovinofr. 25.– / capo16 804 400
Macellazione bovinofr. 25.– / capo15 314 650
Macellazione suinofr. 4.50 / capo11 156 054
Macellazione caprinofr. 4.50 / capo190 053
Macellazione ovinofr. 4.50 / capo1 119 514
Macellazione equidefr. 25.– / capo47 925
Macellazione pollamefr. 12.– / t1 716 644
Totale contributi erogati nel 201946 223 635


Su mandato della Confederazione, la gerente della banca dati sul traffico degli animali (BDTA) versa i contributi agli aventi diritto in base alle relative notifiche presenti nella BDTA.
 

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Banca dati sul traffico degli animali

La banca dati sul traffico degli animali (BDTA) crea le basi per la rintracciabilità degli animali, in particolare per la sicurezza delle derrate alimentari e la lotta alle epizoozie. La BDTA è stata istituita nel 1999 durante la crisi della ESB (encefalopatia spongiforme bovina o morbo della «mucca pazza») e da allora continuamente ampliata al fine di rispondere alle esigenze in ambito veterinario e agricolo.

A inizio 2019 è stato sottoscritto un nuovo accordo di prestazione tra l’UFAG e la identitas AG (gerente della BDTA) valido fino a fine 2020, con possibilità di rinnovo, sulla base dello stato di attuazione della revisione della legge del 1° luglio 1966 sulle epizoozie (RS 916.40).

L’attuazione delle raccomandazioni espresse dal Controllo federale delle finanze (CDF) nel quadro della sua revisione del 2018 ha fatto sì che diversi processi della identitas AG venissero esaminati.

Dopo la riduzione delle tasse per la BDTA del 5 % nel 2018, il 1° gennaio 2019 il Consiglio federale ha disposto un ulteriore taglio del 25 % e pertanto l’importo da versare a identitas AG per il suo accordo di prestazione è stato ridotto di conseguenza. Lo scopo di questa misura è ridimensionare le riserve di identitas AG non strettamente necessarie ai fini dell’esercizio. A medio termine questa situazione straordinaria dovrà essere di nuovo in parte revocata.

L’introduzione della BDTA per ovini e caprini, il 6 gennaio 2020, ha segnato l’anno oggetto del rapporto. È stato necessario impiegare molte risorse per la gestione e lo sviluppo del progetto. Inoltre, presso la identitas AG sono stati assunti e istruiti nuovi collaboratori di supporto. Da agosto 2019 i detentori di ovini e animali possono ordinare marche auricolari da identitas AG, a condizione che entro il 2022 gli animali neonati vengano contrassegnati con due marche auricolari e che agli altri venga fatta una marcatura a posteriori (per gli ovini, una delle due marche auricolari dovrà contenere un chip elettronico).

Nell’anno oggetto del rapporto è stata completata la nuova banca dati per la registrazione dei risultati del controllo delle carni FLEKO+. La nuova applicazione, come quella che l’ha preceduta, serve per garantire la sicurezza delle derrate alimentari (analisi per l’idoneità al consumo). È caratterizzata da ottimizzazioni tecniche e da un’integrazione migliorata e standardizzata nella filiera alimentare.

Effettivi massimi

In virtù dell’articolo 46 LAgr, il Consiglio federale stabilisce gli effettivi massimi di ogni azienda per l’allevamento e l’ingrasso dei suini, per la detenzione di ovaiole, nonché per l’ingrasso di polli, tacchini e vitelli. In tal modo si mira a sostenere le aziende familiari vincolate al suolo. In caso di superamento delle soglie stabilite, l’azienda deve pagare una tassa su ogni animale in eccesso. L’ammontare delle tasse è fissato in modo che la detenzione di animali in eccesso non risulti redditizia. L’UFAG può autorizzare, previa richiesta, effettivi più elevati.

Possono inoltrare una richiesta di autorizzazione per un effettivo maggiore di animali le aziende:

  • le quali forniscono la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) senza cedere concime aziendale a terzi;

  • dedite all’allevamento di suini che valorizzano sottoprodotti della trasformazione del latte e di derrate alimentari nell’interesse pubblico. Almeno il 25 % o il 40 % del fabbisogno energetico dei suini deve essere coperto rispettivamente con sottoprodotti provenienti dalla trasformazione del latte oppure con sottoprodotti di derrate alimentari non provenienti dalla trasformazione del latte;

  • sperimentali nonché le stazioni di ricerca della Confederazione.

Nel 2019 erano titolari di una simile autorizzazione 21 aziende che somministravano agli animali sottoprodotti della trasformazione del latte nonché di derrate alimentari. Nel complesso hanno valorizzato oltre 125 000 tonnellate di sottoprodotti. Hanno beneficiato di un effettivo più elevato anche nove aziende le quali hanno fornito la prova che le esigenze ecologiche sono rispettate (PER) distribuendo i concimi aziendali sulle proprie superfici. Inoltre, nell’anno oggetto del rapporto, un’azienda ha ricevuto un’autorizzazione per attività sperimentali e di ricerca.

Hans Ulrich Leuenberger, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento; hansulrich.leuenberger@blw.admin.ch
Melissa Raemy, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Marcel Zingg UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Yves Schleppi, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento, 
Manuel Leuenberger, UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento
Fabian Zwahlen UFAG, Settore Prodotti animali e allevamento

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