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Se un’azienda intende importare prodotti agricoli, deve osservare una serie di norme. L’UFAG s’impegna per semplificare il più possibile le norme d’importazione e per ridurre il dispendio amministrativo. Inoltre, provvede affinché le disposizioni d’ordinanza (ordinanza sulle importazioni agricole; OIAgr) e l’esecuzione pratica siano impostate in modo che tutti gli interessati possano aggiudicarsi delle quote di contingente e beneficino di un sostegno ottimale attraverso gli strumenti d’informazione e gli ausili elettronici disponibili.

Risultati delle vendite all’asta per il periodo di contingentamento 2019

Una parte considerevole dell’esecuzione delle norme d’importazione è costituita dalla ripartizione dei contingenti doganali (quantitativo limitato che può essere importato a un’aliquota di dazio più bassa). Per quelli che non possono essere assegnati tramite la procedura più semplice, ovvero in base all’ordine di entrata delle notifiche doganali («procedura progressiva alla frontiera» secondo il principio first come, first served), si effettua spesso la vendita all’asta. 

I risultati dettagliati delle vendite all’asta dei contingenti sono riportati nella tabella «Risultati delle vendite all’asta per il periodo di contingentamento 2019».

Scarsità di patate da tavola indigene nel 2019

L’estate calda ha avuto ripercussioni sull’attitudine allo stoccaggio delle patate da tavola del raccolto 2018. In occasione del rilevamento delle scorte a fine febbraio 2019, i commercianti di patate avevano constatato che gran parte della merce stoccata non era più idonea per il consumo allo stato fresco e pertanto avevano dovuto effettuare una cernita. Erano altresì giunti alla conclusione che le scorte di merce svizzera non sarebbero state sufficienti per coprire il fabbisogno fino al nuovo raccolto. 

Qualora le importazioni effettuate nel quadro di contingenti doganali e la produzione indigena non dovessero essere sufficienti a coprire il fabbisogno del mercato, il Consiglio federale o, a seconda del prodotto, anche l’UFAG, può incrementare i rispettivi contingenti. Su richiesta dell’intero settore delle patate, nel 2019 l’UFAG ha innalzato temporaneamente di 3500 tonnellate il contingente doganale parziale per le patate da tavola che solitamente ammonta a 6500 tonnellate, in modo da garantire un costante approvvigionamento del mercato con patate da tavola.   

Nuove semplificazioni dal 1° gennaio 2020

La principale e più attesa semplificazione è la possibilità di cedere più volte il diritto d’utilizzazione delle quote di contingente doganale, come richiesto da tempo dalle organizzazioni di categoria e dagli operatori del mercato. La nuova normativa riguarda la cessione sia in chilogrammi sia in percentuale. È stato adeguato anche il termine d’inoltro della notifica della prestazione all’interno del Paese per le patate, stabilendolo per l’ultimo giorno lavorativo di settembre.

È stata semplificata altresì l’importazione di fiori recisi, piantimi di alberi da frutta, cereali da semina e sementi. In questo regime il Consiglio federale ha abolito l’obbligo del permesso d’importazione, il che corrisponde a una significativa semplificazione. In tale contesto spesso sorgono problemi dispendiosi in termini di tempo per tutte le persone coinvolte. Ad esempio, a volte capita che gli indirizzi depositati non siano aggiornati. Ciò comporta la ricusa della notifica doganale e, nel peggiore dei casi, tempi di attesa al confine. Grazie all’abolizione dell’obbligo del permesso d’importazione è stato possibile eliminare le tasse d’importazione di fiori recisi con conseguente sgravio per le ditte non solo dal profilo amministrativo, ma anche da quello finanziario.

Procede la digitalizzazione 

Già da oltre un decennio sono disponibili per i nostri clienti applicazioni per ottenere o cedere quote di contingente. Inoltre, tutte le informazioni necessarie sono pubblicate regolarmente sulla nostra pagina Internet o comunicate direttamente agli importatori mediante le newsletter. Poiché l’UFAG da tempo non dispone più di un fax e questa opzione è obsoleta, l’invio via fax è stato abolito.

Al fine di eliminare doppioni, il Consiglio federale ha deciso che le vendite all’asta vanno pubblicate solo sulla pagina Internet dell’UFAG e comunicate via e-mail, rinunciando alla pubblicazione supplementare nel Foglio ufficiale svizzero di commercio.

Da 3 a 1 – si rinnovano le applicazioni d’importazione

A metà degli anni 2000 l’UFAG ha introdotto le applicazioni Vendita all’asta elettronica e AEV14online. Entrambe devono essere sostituite. Anche il software utilizzato all’interno dell’UFAG non adempie più tutte le condizioni poste dall’Amministrazione federale in relazione a una moderna infrastruttura informatica. Pertanto, l’UFAG ha deciso di avviare un progetto teso ad accorpare le tre applicazioni in una sola, denominata Contingenti elettronici, sviluppata nell’ambito del progetto RIA (acronimo inglese per redesign delle applicazioni informatiche) in collaborazione con aziende informatiche esterne. Il progetto RIA è iniziato nel 2019 e probabilmente durerà fino al 2023 poiché occorre rinnovare anche l’interfaccia con determinati servizi esterni, come ad esempio le Dogane. 

Importazioni con un unico numero per le Dogane e l’UFAG  

In relazione ai progetti RIA dell’UFAG e DaziT dell’Amministrazione federale delle dogane (AFD), l’UFAG ha deciso di trovare una soluzione adeguata ai tempi per ovviare al caos dei numeri di PGI. L’obiettivo sarà raggiunto quando tutti gli importatori di prodotti agricoli necessiteranno di un unico numero per l’UFAG e per le Dogane. Al momento gli importatori devono ancora utilizzare diversi numeri per poter effettuare le importazioni che desiderano. La parte «Numero unico» del progetto RIA è correlata anche al progetto Gestione comune dei dati di base dell’Amministrazione federale e al programma Superb (volto a modernizzare SAP) del Dipartimento federale delle finanze. Secondo la pianificazione attuale, entro il 2023 tutti i sistemi e i moduli collegati dovrebbero acquisire i loro dati di base dalla gestione centrale degli indirizzi della Confederazione. Questo avrebbe il vantaggio di dover gestire un unico sistema di indirizzi. Inoltre, da tempo il Consiglio federale ha deciso che le ditte devono utilizzare un unico numero per le relazioni con le autorità e pertanto ha introdotto il numero d’identificazione delle imprese IDI. L’UFAG, in collaborazione con l’AFD, sta valutando se l’IDI o l’ID partner commerciali, utilizzato nell’ambito del programma Superb, potrà, in futuro, sostituire il numero di PGI. 

Reto Strebel, UFAG, Settore Importazioni e esportazioni, reto.strebel@blw.admin.ch

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