Produzione vegetale
La Confederazione promuove la produzione vegetale, oltre che mediante la protezione doganale, con contributi specifici. Nel settore campicolo versa contributi di superficie composti dal contributo per singole colture e dal nuovo supplemento per i cereali che, nel 2019, ha sostituito i contributi all’esportazione in virtù della «legge sul cioccolato». Nel settore frutticolo la Confederazione eroga contributi per la valorizzazione della frutta svizzera.
Più mezzi finanziari nel 2019
Nell’anno oggetto del rapporto il Consiglio federale ha incrementato i fondi per il sostegno della produzione vegetale. Oltre ai contributi in relazione alle misure già esistenti, nel 2019 è stato versato un supplemento per i cereali per il finanziamento del quale erano disponibili 15,6 milioni di franchi. Questi fondi federali, destinati fino al 2018 ai contributi all’esportazione, sono stati trasferiti nel preventivo agricolo.
L’importo del supplemento per i cereali, versato come contributo di superficie, è stabilito in funzione dei mezzi finanziari iscritti a preventivo e della superficie cerealicola che dà diritto ai contributi. La base legale del supplemento per i cereali è l’articolo 55 della legge sull’agricoltura (LAgr).
Supplemento per i cereali – 2019
Superficie | Totale | Importo |
Ha | in 1000 fr. | fr./ha |
122 245 | 15 647 | 128 |
Per le consuete misure nell’ambito della produzione vegetale sono stati versati complessivamente 69,2 milioni di franchi, ovvero 4,5 milioni in più rispetto al 2018. Tale aumento è riconducibile prevalentemente all’incremento di 300 franchi del contributo per singole colture per le barbabietole da zucchero, che ora ammonta a 2100 franchi l’ettaro, ma è limitato agli anni 2019 – 2021. Anche le spese per la produzione di prodotti a base di bacche, frutta a granelli e frutta a nocciolo hanno registrato un aumento, segnatamente di 1,6 milioni di franchi, rispetto al 2018. Il 94 % dell’importo totale previsto per le misure esistenti è destinato alla promozione di singole colture, il 5 % alla valorizzazione della frutta e l’1 % al controllo della vendemmia.
Nel 2019 è stato introdotto il nuovo supplemento per i cereali che viene versato per tutti i tipi di cereali, eccetto il mais da granella.
Con la decisione ministeriale dell’OMC del 19 dicembre 2015 sulla concorrenza all’esportazione è stata concordata l’abolizione dei contributi all’esportazione entro il 2020. Con effetto dal 2019, il Parlamento ha trasferito nel preventivo agricolo i fondi impiegati l’ultima volta nel 2018 come contributi all’esportazione per latticini e prodotti a base di cereali. Per prodotti a base di cereali si intendono i prodotti di trasformazione contenenti cereali, per esempio la pasta. Analogamente ai contributi per singole colture, il supplemento per i cereali è versato ai produttori di cereali attraverso i Cantoni.
Mediante i contributi per singole colture è possibile incentivare colture importanti per l’approvvigionamento della popolazione, che altrimenti non sarebbero coltivate in quantità sufficiente data la loro scarsa redditività. Il versamento è effettuato soltanto se le colture vengono raccolte a piena maturazione. La base legale dei contributi per singole colture è l’articolo 54 della legge sull’agricoltura (LAgr). Essi vengono versati per semi oleosi, leguminose a granelli, barbabietole da zucchero nonché sementi di patate, mais, graminacee da foraggio e leguminose da foraggio. Per ragioni pratiche (stessi processi), l’esecuzione della misura avviene insieme ai pagamenti diretti.
Contributi principali (OCSC) – 2019
Coltura | Superficie | Contributo | Totale |
Ha | fr./ha | in 1000 fr. | |
Barbabietola da zucchero | 17 442 | 2 100 | 36 628 |
Colza | 22 471 | 700 | 15 730 |
Girasole | 5 866 | 700 | 4 106 |
Soia | 1 696 | 1 000 | 1 696 |
Favette | 987 | 1 000 | 987 |
Pisello proteico | 3 529 | 1 000 | 3 529 |
Lupino | 162 | 1 000 | 162 |
Totale | 62 838 |
Fonte: UFAG
Nel 2019 sono stati versati contributi nel settore della valorizzazione della frutta pari complessivamente a 3,4 milioni di franchi a fronte degli 1,8 milioni erogati nel 2018. Le maggiori spese sono riconducibili prevalentemente al fatto che, a causa delle perdite di raccolto dovute al gelo nel 2017, nel 2018 praticamente non sono stati versati contributi per la riserva di mercato.
Costi di immagazzinamento di gran lunga più elevati rispetto al 2018
Nell’autunno 2018 le fabbriche di sidro hanno immagazzinato come riserva di mercato 4264 tonnellate di concentrato di succo di mela e 454 tonnellate di concentrato di succo di pera. I contributi per la riserva di mercato di concentrato di succo di frutta a granelli nel 2019 si sono attestati a circa 0,9 milioni di franchi a fronte di circa 7000 franchi nel 2018. Questa grande differenza è riconducibile alle perdite di raccolto provocate dal gelo nel 2017 a causa delle quali nell’autunno 2017, per il periodo 2017/18, non è stato possibile immagazzinare come riserva di mercato concentrato di succo di mela, mentre per il concentrato di succo di pera è stato stoccato soltanto un quantitativo di 39 tonnellate a favore del quale i rispettivi contributi sono stati erogati nel 2018..
I raccolti di meli e peri subiscono spesso forti oscillazioni stagionali. Questo fenomeno è generalmente noto come alternanza. Con l’immagazzinamento di riserve di concentrato che superano il fabbisogno annuale, l’offerta di concentrato e dei prodotti fabbricati con esso può essere bilanciata. La Confederazione sostiene l’immagazzinamento di una riserva di mercato a livello d’azienda da parte delle fabbriche di sidro mediante contributi ai costi di immagazzinamento e per gli interessi del capitale.
Aumento dei costi per la fabbricazione di prodotti di bacche, nonché di frutta a granelli e a nocciolo
Nel 2019 le spese per la fabbricazione di prodotti di bacche, nonché di frutta a granelli e a nocciolo si sono attestate a 2,3 milioni di franchi, ovvero 0,6 milioni in più rispetto al 2018. Con questi fondi è stata sostenuta la valorizzazione di 7782 tonnellate di frutta. Il quantitativo di frutta è costituito da 5198 tonnellate di frutta a granelli, compresi i prodotti a base di frutta da sidro utilizzati per la produzione di aceto (2018: 4737 t), 1855 tonnellate di frutta a nocciolo (2018: 1583 t) e 729 tonnellate di bacche (2018: 323 t). I contributi possono essere richiesti e versati per la frutta del raccolto dell’anno della domanda e anche per la frutta dei raccolti dei due anni precedenti. A seconda del momento dell’inoltro della domanda nonché della concessione del contributo, tra gli anni ci possono essere forti oscillazioni per quanto concerne sia i quantitativi sia i contributi totali, indipendentemente dai volumi dei raccolti.
Mentre per la frutta fresca si applica per lo più un’elevata protezione doganale, diversi prodotti a base di frutta possono essere importati a dazio zero o ad aliquote di dazio ridotte. Compensando parzialmente la differenza tra il prezzo alla produzione indigeno e quello estero per la materia prima frutta, i contributi per la fabbricazione di prodotti di frutta creano condizioni quadro coerenti per la produzione di frutta svizzera e per la sua trasformazione all’interno del Paese.
La base legale dei contributi per la valorizzazione della frutta è l’articolo 58 capoverso 1 LAgr e sono disciplinati nell’ordinanza del 23 ottobre 2013 concernente provvedimenti a favore della valorizzazione della frutta (ordinanza sulla frutta; RS 916.131.11). Maggiori informazioni: UFAG > Produzione sostenibile > Produzione vegetale > Frutta.
Il sistema di controllo dei vini in Svizzera è composto da due elementi: il controllo della vendemmia e il controllo del commercio dei vini. Dal 1° gennaio 2019, il controllo del commercio dei vini è effettuato unicamente dal Controllo svizzero del commercio dei vini (CSCV) su mandato della Confederazione. Di conseguenza, nel 2019 poco più di 1000 aziende di viticoltori-cantinieri sono state assoggettate al CSCV. Circa 140 aziende che non hanno accettato la decisione di tassazione del CSCV hanno presentato ricorso all’UFAG. Fatti salvi i pochi ricorsi tuttora pendenti,, le decisioni emesse dal CSCV sono state confermate e sono passate in giudicato. In generale i controlli presso le nuove aziende assoggettate si sono svolti normalmente. Tuttavia, alcuni risultati dimostrano che era necessario armonizzare i controlli sotto la guida di un unico organo. Attualmente il CSCV effettua controlli in funzione del rischio presso tutte le aziende attive nel commercio dei vini ed è altresì abilitato ad adottare misure se constata infrazioni. Nel 2019 il CSCV ha disposto 32 provvedimenti. La sorveglianza dei due elementi del sistema di controllo dei vini spetta all’UFAG.
In virtù dell’articolo 64 capoverso 3 LAgr, la Confederazione può partecipare finanziariamente ai costi del controllo della vendemmia eseguito dai Cantoni, che garantisce la tracciabilità dell’uva dal vigneto all’azienda di vinificazione e il rispetto delle disposizioni di produzione (rese massime, tenore minimo in zucchero). Il contributo consta di un contributo di base di 1000 franchi e di un contributo di 55 franchi l’ettaro vincolato alle dimensioni della superficie viticola cantonale. Nel 2019 sono stati versati complessivamente circa 826 715 franchi per il controllo della vendemmia.
Il 2019 è stato contrassegnato da un’abbondante offerta di vini svizzeri. Il raccolto 2018 ha superato del 12,6 % la media dei dieci anni precedenti. Con un volume di 98 milioni di litri, il raccolto 2019, è risultato inferiore a quello del 2018, ma è tuttora eccedentario rispetto al quantitativo di vini svizzeri consumato nel 2019 (94 mio. l). Alla luce di questa situazione, per il 2019 e il 2020 è stato potenziato il sostegno finanziario della Confederazione alle misure prese dal settore per la promozione delle vendite di vini svizzeri. Ciò avrebbe dovuto accelerare la crescita della quota di mercato dei vini svizzeri osservata dal 2018. Tuttavia, questa prospettiva sembrava compromessa a causa della pandemia di COVID-19 sopraggiunta a marzo 2020 e alle sue conseguenze economiche negative. A causa del crollo delle vendite di vini dovuto in particolare alla chiusura prolungata dei ristoranti, il 20 maggio 2020 il Consiglio federale ha pertanto approvato una misura di sgravio del mercato dei vini svizzeri allo scopo di stabilizzare il mercato e sostenere il prezzo dell’uva per la vendemmia 2020.
Link al sito Internet dell’UFAG:
Elodie Comby, UFAG, Settore Prodotti vegetali, elodie.comby@blw.admin.ch
Marianne Glodé, UFAG, Settore Prodotti vegetali, marianne.glode@blw.admin.ch
Peter Schwegler, UFAG, Settore Prodotti vegetali, peter.schwegler@blw.admin.ch
Hans-Ulrich Tagmann, UFAG, Settore Prodotti vegetali, hans-ulrich.tagmann@blw.admin.ch
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