OGM nelle sementi importate
L’ordinanza sulle importazioni agricole (OIAgr; RS 916.01) è stata modificata all’inizio del 2020. Dal 1° gennaio 2020 non è più necessario un permesso generale d’importazione (PGI) per cereali e colture campicole da semina. Questo riguarda segnatamente l’importazione di frumento, segale, orzo, avena, mais, triticale, soia, colza, ravizzone, barbabietola da zucchero, barbabietola da foraggio e cotone. Pertanto gli importatori non devono più notificare i lotti di sementi di mais, soia, colza, ravizzone e barbabietole per l’eventuale prelievo di un campione per l’analisi di tracce di OGM. Tuttavia, con la categoria si è concordato che le importazioni continuino a essere notificate all’UFAG (cfr. art. 14a ordinanza sul materiale di moltiplicazione; RS 916.151).
Successo per la campagna di controllo OGM 2019
Nel 2019 nessun lotto di sementi analizzato conteneva tracce di OGM. Ciò nonostante la campagna per i controlli delle sementi importate di erba medica e Agrostis (Agrostis stolonifera) fosse stata ulteriormente ampliata. Si tratta di un successo poiché queste due specie sono considerate notoriamente possibili vettori di OGM. La Svizzera importa spesso sementi dal Nord America, dove l’Agrostis e l’erba medica geneticamente modificate sono autorizzate.
Sintesi della campagna di controllo 2019
Mais | Colza | Soia | Barbabietole | Erba medica/Agrostis | |
Numero di lotti notificati | 478 | 46 | 19 | 8 | 22 |
Numero di lotti controllati | 14 | 3 | 5 | 0 | 22 |
Numero di lotti positivi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Fonte: UFAG
UFAG, Settore Risorse genetiche e tecnologie, genres@blw.admin.ch
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